venerdì 4 luglio 2014

Minchia Signor Tenente




LibriFaletti_UnaBuonaParolaPerTutti

L'idea di non aver più bisogno di trovare posto nella mia libreria ad un nuovo libro di Giorgio Faletti mi rattrista e non poco.

Io che ho vissuto a pieno gli anni '80 e che sono cresciuta con DriveIn ed Emilio, ancora oggi quando mi arrabbio esclamo "Porco di un mondo che c'ho sotto i piedi" e quando vedo una ragazza con un seno prosperoso penso che abbia "Due bei roberti!!!".

Mi sono emozionata ascoltando al Festival di San Remo del 1994 quel piccolo capolavoro rivoluzionario e coraggioso di "Minchia signor Tenente".

Nel 2002 ho acquistato "Io uccido" soprattutto per curiosità, mi chiedevo:
come fa uno che negli anni '80 mi ha fatta ridere, che negli anni '90 mi ha fatta piangere a volermi far paura nel nuovo millennio??? E c'è riuscito e come se ci è riuscito. A dire il vero ha fatto anche di più perché all'interno di quel libro ho trovato anche diversi spunti di riflessione soprattutto sulla fragilità della nostra vita e su come, alcune volte, fare progetti per il futuro, sia vicino che lontano, sia inutile perché magari arriva un serial killer (oppure un pazzo che guida ubriaco, un male cattivo - come è successo a lui - o chissà quale altro evento) che rende intuli tutti i nostri progetti che magari ci impediscono di vivere a pieno il presente.

CiaoGiorgio_UnaBuonaParolaPerTutti

Comico, scrittore, attore, cantante, paroliere, pittore e compositore. Condivido a pieno quanto scritto da Caffeina Magazine soprattutto quando dicono: "Non era uno, era tutti insieme. Giorgio Faletti era una moltitudine e la sua morte è un strage.

Ciao Giorgio e mi raccomando non far ridere troppo gli angeli che poi fanno la pipì e qui sulla terra piove, già le giornate senza di te saranno fin troppo grigie!




3 commenti:

  1. Non e' per compiacerti Paola, ma ho DAVVERO le lacrime agli occhi: appena vista la notizia anche io come te mi sono sentita defraudata di un pezzo meraviglioso e spensierato del passato. In poche parole sei riuscita a esprimere e a descrivere L'ESSENZA di Giorgio che,come nella sua frase sopracitata,se ne e' andato per un'altra Avventura , l'ennesima della sua vita, meravigliosamente VISSUTA appieno. Io conservo ancora un suo BELLISSIMO ARTICOLO su Autosprint : 1994 morte di Senna e finale Mondiali Brasile-Italia ( vinse il Brasile ai RIGORI) ; Giorgio immaginava LASSU' Enzo Ferrari( italia) e Senna ( Brasile) che decidevano le sorti della partita soffiando sul pallone a ogni rigore: UN SENSAZIONALE articolo con sogni e commenti dei due protagonisti. .......
    E tu sei stata ''istintivamente '' delicata e ironica a ricordarlo : ma non era prevista la lacrima leggendoti ;)

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  2. Porco il mondo che c'abbiamo sotto i piedi che s'è portato via Giorgio!!! :'(

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  3. Enrica esagerata <3
    Letizia hai proprio ragione <3

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